Felicità: si può esserlo a comando?
Raggiungere la felicità è un desiderio che tutti abbiamo. Eppure a volte questo desiderio è una trappola, soprattutto quando vorremmo che gli altri fossero felici quando lo desideriamo noi.
Ancor più difficile quando si tratta dei nostri figli, perché in questa occasione può subentrare la paura di non essere dei buoni genitori.
Ma cosa è la felicità?
Cosa è la felicità?
“Tutti gli esseri umani vogliono essere felici; peraltro, per poter raggiungere una tale condizione, bisogna cominciare col capire che cosa si intende per felicità” diceva Jean-Jacques Rousseau, filosofo e pedagogista del 1700.
Credo sia difficile definire cosa sia la felicità, o forse semplicemente non è il contesto per farlo; credo che per ognuno la felicità sia qualcosa di differente, o meglio ciascuno la raggiunge in modo diverso.
In molti studiosi (solo per citarne uno ricordo Martin Seligman, psicologo americano di fama mondiale) però, concordano che la felicità non è uno stato, ma un processo, non è uno tratto di personalità, ma qualcosa che può essere appreso.
La felicità si compone di piccole azioni quotidiane, di modi di pensare, di una propensione a leggere gli eventi come qualcosa che è in parte nelle nostre mani.
Di fatto però, non possiamo chiedere a qualcuno di essere felice, non possiamo imporglielo.
Se è vero che ciascuno vive la realtà che si costruisce (la citazione non è mia, ma non ricordo al momento l’autore) e che è nel fare e non solo nel pensare che troviamo la direzione, è anche vero che imporre ad una persona uno stato d’animo che non gli appartiene al momento, non può che produrre un effetto paradossale.
“Chi sei tu per dire a me come mi devo sentire?”
Di fatto imporre un’emozione significa mancare di rispetto.
E spesso con i bambini, che faticano ad esprimere ciò di cui hanno bisogno a causa del loro ancora scarso vocabolario, siamo ancora più esigenti.
Il video di oggi è una proposta circa il comportamento che noi adulti potremmo tenere con i piccoli, quando non ci sembrano felici.
…e di sicuro vale anche per noi grandi 😉
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Elisabetta Gusmini
Psicologa Treviglio
